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Ragazzi in un campo seduti sopra alcuni vecchi televisori
Photo by Jed Villejo on Unsplash

Alla ricerca degli ascolti

Impara ad usare i software di calcolo e organizzazione che uniscono l’utilità di una tabella alla comodità di uno strumento di calcolo, studiando gli ascolti televisivi.

Ti sei mai chiesto cosa rende un ricercatore ciò che è? Secondo lo psicologo statunitense Burrhus Friederic Skinner l’atteggiamento che sta alla base del fare buona ricerca è il desiderio della scoperta e la curiosità è un prerequisito fondamentale anche per gli analisti televisivi dei dati Auditel sugli ascolti TV. Il numero di telespettatori e la percentuale di pubblico che ha seguito un determinato programma sono valori decisivi per la sopravvivenza e il successo di un prodotto, ma si tratta di cifre molto grandi per la sola memoria.

Per questo motivo spesso ci si affida a programmi adatti all’archiviazione e comparazione ordinata dei dati e ad un primo livello di analisi, anche solo per diletto senza addentrarsi in specifiche statistiche, possono risultare molto utili i software di calcolo e organizzazione che uniscono l’utilità di una tabella alla comodità di uno strumento di calcolo. Il software più diffuso è a pagamento e si chiama Microsoft Excel (della suite di Microsoft Office), mentre quelli gratuiti che più gli si avvicinano quanto a funzioni, layout e compatibilità sono LibreOffice Calc e Fogli Google o Google Sheet. Quest’ultimo appartiene alla suite di Google Drive (per accedere alla quale serve solo avere un account Google o uno istituzionale per la G Suite for Education), ormai disponibili anche offline su qualsiasi PC o dispositivo mobile e offre il vantaggio di una facile condivisione per un lavoro in collaborazione fra più utenti anche a distanza. 

Nella scheda qui proposta ti chiediamo uno sforzo immaginativo: mettiti nei panni di un ricercatore che vuole studiare gli ascolti televisivi odierni delle principali reti italiane e prova a leggerne i dati per trarne curiosità e nuove tendenze.