Image
Un volontario aiuta un ragazzo a studiare
Photo by Daniele Lazzaretto per Save the Children

Studenti con DSA: 5 consigli per i compiti e lo studio

Il supporto nello studio agli studenti con DSA può essere davvero prezioso per promuovere una maggiore efficacia ed autonomia, ma come aiutarli in modo efficace? Nell’articolo alcuni consigli che Mirko Cairo, esperto in psicologia dell’apprendimento, offre agli educatori e ai genitori di Arcipelago Educativo.

I compiti e lo studio per bambini, bambine e adolescenti con DSA richiedono un impegno maggiore e non è sempre facile, come adulti, supportarli nello studio. Di seguito quindi 5 consigli per i compiti e lo studio suggeriti da Mirko Cairo, esperto in psicologia dell’apprendimento.

COSA SIGNIFICA DSA? 

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento, sono disturbi che interessano uno specifico ambito di abilità (lettura, ortografia, grafia e calcolo) in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. La legge dell’8 ottobre 2010, n. 170, e i successivi provvedimenti, riconoscono la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (in sigla i DSA), che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, ma che possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana, in particolare nel percorso scolastico. Parlando di DSA si parla quindi di un mondo molto vasto che comprende caratteristiche e bisogni estremamente specifici e differenti, che richiederanno approcci e interventi mirati e personalizzati magari completamente diversi uno dall’altro.

Studiare e svolgere compiti a casa o a scuola per un ragazzo con disturbi specifici dell’apprendimento richiede sforzi e fatica aggiuntivi rispetto ai coetanei che non hanno questo tipo di difficoltà.

Se l’impegno e lo sforzo non vengono canalizzati nel modo corretto, e magari danno pochi o nulli risultati, si rischia di far diventare lo studio e lo svolgimento dei compiti momenti di grande frustrazione, rabbia, pesantezza emotiva. Purtroppo, infatti, nel caso di studenti con DSA non sostenuti nel modo adeguato è possibile assistere a difficoltà di tipo psicologico ed emotivo come ansia, scarsa autostima, episodi di rabbia e frustrazione.

Il primo e fondamentale aiuto e supporto da dare a bambini e ragazzi con BES e DSA è quindi quello di sostenere, incoraggiare supportare emotivamente gli studenti e al tempo stesso offrire strumenti che possano rendere lo studio fruttuoso ed efficace, anche quando è faticoso.

 

COSA FARE PER SUPPORTARE RAGAZZI E RAGAZZE CON DSA NELLO STUDIO? 

Ecco alcuni suggerimenti per aiutare chi ha disturbi dell’apprendimento a studiare e organizzare meglio il loro studio, che Mirko Cario, esperto in psicologia dell'apprendimento, offre agli educatori e ai genitori di Arcipelago Educativo.

L'accompagnamento allo studio può essere considerato un importante spazio di crescita per gli studenti BES (Bisogni Educativi Speciali). Chi supporta i ragazzi e le ragazze con DSA nello studio e nei compiti può svolgere il ruolo di facilitatore, fornendo agli studenti aiuti temporanei che, attraverso strategie diverse e personalizzate, mirano a promuovere l'autonomia. A tal fine sarà importante favorire il raggiungimento di una buona consapevolezza, da parte dello studente, della propria capacità di pianificare e organizzare il lavoro quotidiano, nonché di riflettere sulle sue difficoltà e sui suoi punti di forza.

 

5 CONSIGLI PER ESSERE EFFICACI NELLO STUDIO

I ragazzi con BES e DSA possono avere per esempio difficoltà nell’organizzazione dello studio, difficoltà legate a scarsa autostima, e difficoltà a mantenere l’attenzione e la concentrazione. In questi casi può essere utile:

  1. Organizzare in anticipo una tabella di marcia che indichi i compiti da svolgere prima, quanto tempo dedicare a ogni materia e soprattutto quando fare pausa.
  2. Invitare lo studente a porsi delle domande durante la lettura: "É tutto chiaro?" "C'è qualche termine che non conosco?".
  3. Schematizzare insieme al bambino/ragazzo i contenuti dello studio, utilizzando colori diversi e materiale multimediale (foto e video).
  4. Fornire feedback immediati e puntuali, soprattutto positivi "Bravo! Vedo che hai capito, continua così!".
  5. Trasmettere il messaggio per cui non è importante finire tutti i compiti, ma capire bene ciò che si sta studiando.

Come educatori impegnati in attività di accompagnamento allo studio, vi capiterà di lavorare con studenti che presentano un disturbo evolutivo specifico, come i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA): dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. Si tratta di bambini e ragazzi con difficoltà specifiche in lettura, scrittura e calcolo. Gli studenti con DSA, così come molti atri studenti BES, possono raggiungere i medesimi obiettivi dei propri coetanei, se prestiamo attenzione ad alcuni accorgimenti come: costruire schemi, mappe concettuali e supporti visivi che li aiutino nel recupero delle informazioni in memoria; leggere al posto loro i brani molto lunghi o utilizzare la sintesi vocale; aiutarli nella scrittura, prediligendo strumenti al PC, dotati di autocorrezione automatica.

STRUMENTI COMPENSATIVI E RISORSE PER LO STUDIO 

Può essere inoltre molto utile promuovere l'utilizzo di strumenti compensativi, ossia strumenti che hanno l’obiettivo di aiutare gli studenti con BES o DSA a ridurre gli effetti del proprio disturbo, favorendo l’apprendimento, senza però semplificare il compito dal punto di vista cognitivo.

Esistono diversi supporti, come per esempio software per la lettura e trascrizione dei testi, programmi per i calcoli matematici, tool per la realizzazione di mappe concettuali.

L’obiettivo principale degli strumenti compensativi è quello di rendere lo studente autonomo e di consentirgli di studiare al pari dei propri compagni, valorizzando le sue abilità e il suo potenziale.

Segnaliamo per esempio alcuni strumenti online utili per questo scopo:

  • PADLET: per collaborare online e creare pagine web
  • CMAP TOOLS per creare mappe concettuali
  • LEGGIXME per poter ascoltare la lettura di un testo digitale

Se sei interessato a conoscere meglio gli strumenti compensativi digitali, in questo articolo puoi trovare molte informazioni utili.

È importante, inoltre, sviluppare attività e strategie didattiche inclusive che vanno a integrare l’uso delle tecnologie per sviluppare uno studio consapevole e, più in generale, per favorire l’autonomia dello studente. Può essere utile, per esempio, realizzare attività concrete e accattivanti che, grazie all’esperienza vissuta, aiuteranno a ricordare meglio anche i concetti teorici più difficili da memorizzare.

Ecco due esempi di attività che possono favorire l’apprendimento di concetti teorici:

Attraverso questa attività, particolarmente adatta a studenti con DSA, sarà possibile aiutare i ragazzi a memorizzare le definizioni in modo completo e corretto.

Il lapbook è uno strumento utile a focalizzare i contenuti essenziali di un argomento perché offre ai bambini la possibilità di tradurre in uno strumento visibile e manipolabile, contenuti teorici che possono anche risultare complessi.

 

Come sottolinea Daniela Lucangeli, nel libro “5 Lezioni sull’emozione di apprendere”, Ed. Erickson:

“Un alto carico di apprendimento e di studio spesso genera momenti di stanchezza; tuttavia basta una goccia di emozione, data dal sorriso del compagno, dall’incoraggiamento delle figure significative, per far ripartire il sistema: riattivare il ritmo cardiaco e quello respiratorio, modificare il colore della pelle, come anche l’atteggiamento del viso e la disponibilità all’ascolto. La nostra evoluzione ha ritenuto vincente che le reazioni prodotte sul nostro organismo dalle emozioni positive fossero intense, per indurci a continuare a ricercare le cose che ci fanno sentire bene. È in questo modo che si innesca il meccanismo di ricerca: provo una soddisfazione intensa, quindi ne cerco ancora. Invece le onde che riguardano le emozioni dolorose, come la paura e l’angoscia, producono reazioni che rimangono più a lungo nel circuito, perché possiamo costantemente ricordarci di qualcosa che è bene evitare — perché ci nuoce — e diventano memoria dell’alert.”

Scegliere le attività, l’approccio e gli strumenti compensativi più adeguati a seconda delle difficoltà che incontrano i ragazzi e le ragazze è un’operazione delicata che deve essere ben ponderata sulle caratteristiche della persona. Ma soprattutto, occorre sempre tenere a mente che una presenza positiva e di incoraggiamento, che stimola emozioni positive contribuisce in modo fondamentale a rafforzare l’autostima e la serenità fondamentali per il successo scolastico e il benessere dello studente.

Scopri tutte le risorse di Arcipelago Educativo per apprendere attraverso esperienze positive e costruttive.

 

PER APPROFONDIRE:

  • Daniela Lucangeli, Cinque lezioni sull'emozione di apprendere. Erickson, 2020.
  • Da vedere: Stelle sulla terra, 2007 diretto da Aamir Khan.
  • Da esplorare online https://www.aiditalia.org/

 

 

 

 

 

 

Contenuti correlati